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Come riconoscere le plastiche riciclabili dalle loro sigle
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Come riconoscere le plastiche riciclabili dalle loro sigle

GW Admin

Guida alle sigle delle plastiche per identificare facilmente quali sono riciclabili e quali no

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Il riciclo della plastica è una pratica fondamentale per ridurre l'impatto ambientale e promuovere la sostenibilità.

Tuttavia, non tutte le plastiche sono riciclabili e spesso risulta difficile distinguere tra i vari tipi di plastica se non si conoscono le loro sigle.

Ecco una guida pratica per imparare a riconoscere le sigle dei materiali plastici adatti al riciclo e quelli che invece dovranno finire in discarica.

Sigle delle plastiche riciclabili

Le plastiche sono identificate da un codice di riciclaggio composto da un numero all'interno di un triangolo di frecce, noto anche come "simbolo del riciclo", accompagnato da una sigla che ne indica la tipologia.

Le principali plastiche riciclabili sono:

PET o PETE (Polietilene Tereftalato)

Sigla: PET o PETE
Numero: 1
Descrizione: il PET è una delle plastiche più comuni, utilizzata per le bottiglie d'acqua, bibite, e altri contenitori per alimenti. È leggero, resistente e riciclabile.
Riconoscimento: bottiglie trasparenti, leggere e con una certa flessibilità.
Riciclo: il PET è riciclato in fibre per tessuti, nuovi contenitori e materiali da costruzione.

HDPE (Polietilene ad Alta Densità)

Sigla: HDPE
Numero: 2
Descrizione: l'HDPE è utilizzato per flaconi di detergenti, bottiglie di latte e tubetti (ad esempio dentifricio). È robusto e resistente alle sostanze chimiche.
Riconoscimento: contenitori opachi, rigidi e resistenti.
Riciclo: l'HDPE è comunemente raccolto e accettato nei programmi di riciclo e può essere trasformato in tubazioni, materiali da costruzione, e nuovi contenitori. 

PP (Polipropilene)

Sigla: PP
Numero: 5
Descrizione: utilizzato per tappi di bottiglie, cannucce e sacchetti per alimenti (per esempio patatine). È resistente al calore e flessibile.
Riconoscimento: tappi rigidi e contenitori che possono resistere al microonde.
Riciclo: il polipropilene viene riciclato in oggetti come vasi per piante, parti auto e nuovi contenitori.

Sigle delle plastiche non riciclabili

Oltre alle plastiche riciclabili, esistono sia plastiche completamente non riciclabili sia materiali plastici che, pur essendo tecnicamente riciclabili, sono difficilmente riciclati.

Il non riciclo di questi ultimi è dovuto a problematiche connesse alla loro composizione chimica, a difficoltà nella fase di pulizia da contaminazione e al costo (spesso molto alto) del processo di riciclo. Ecco alcuni esempi comuni:

PVC (Polivinilcloruro)

Sigla: PVC
Numero: 3
Descrizione: utilizzato per tubazioni, pellicole trasparenti e alcuni giocattoli. È resistente ma meno comune nei materiali riciclabili.
Riconoscimento: plastica dura e a volte flessibile, spesso con un odore caratteristico.
Riciclo: il PVC è riciclabile in materiali da costruzione come tubazioni e finestre. il riciclo del PVC è poco frequente a causa delle sue proprietà chimiche e della contaminazione. Spesso finisce in discarica.

LDPE (Polietilene a Bassa Densità)

Sigla: LDPE
Numero: 4
Descrizione: utilizzato per sacchetti di plastica, pellicole trasparenti e involucri. È flessibile e leggero.
Riconoscimento: sacchetti morbidi e pellicole trasparenti.
Riciclo: Il LDPE è trasformato in materiali da costruzione, sacchetti e contenitori.
Il polietilene a bassa densità è difficilmente riciclabile poiché meno frequentemente raccolto e più suscettibile alla contaminazione, complicando il processo di pulizia. La natura leggera e flessibile dell'LDPE richiede tecniche di riciclo specifiche e costose.

PS (Polistirene detto anche polistirolo espanso)

Sigla: PS
Numero: 6
Descrizione: utilizzato per bicchieri di plastica, piatti e imballaggi in polistirolo. È rigido e leggero.
Riconoscimento: bicchieri e piatti leggeri, spesso bianchi e fragili.
Riciclo: il polistirene è riciclabile in materiali per isolamento, cornici e altri oggetti di plastica, ma è raramente riciclato a causa della sua bassa densità e difficoltà nel processo di riciclo.

Altri (Other)

Sigla: Other
Numero: 7
Descrizione: vari tipi di plastiche non categorizzate nelle altre sigle, come il policarbonato e il PLA (acido polilattico).
Riconoscimento: vari tipi di plastiche, spesso utilizzate per bottiglie grandi, occhiali da sole e CD.
Riciclo: questa categoria include plastiche complesse come il policarbonato e il PLA, che spesso non sono riciclabili nei comuni impianti di riciclo.

Come contribuire a un corretto riciclo

Conoscere le sigle e sapere quali plastiche sono riciclabili è il primo passo per contribuire a un riciclo efficace. Ecco alcuni consigli pratici:

Controlla le sigle
Prima di buttare un oggetto di plastica, controlla sempre il simbolo del riciclo. Assicurati che sia un tipo di plastica accettato dal tuo servizio di riciclo locale.

Pulizia degli oggetti
Pulire gli oggetti di plastica prima di riciclarli è importante per evitare contaminazioni che possono rendere inefficace il processo di riciclo.

Riduzione e riutilizzo
Oltre al riciclo, considera la possibilità di ridurre il consumo di plastica e riutilizzare gli oggetti quando possibile. Ad esempio, riutilizza le buste per la spesa e contenitori di vetro per conservare gli alimenti.

Educazione e consapevolezza
Informarsi e informare gli altri sull'importanza del riciclo e su come riconoscere le plastiche riciclabili può fare una grande differenza. Condividi queste informazioni per promuovere pratiche sostenibili.


Riconoscere le plastiche riciclabili e sapere come gestire correttamente i materiali non riciclabili è essenziale per ridurre l'impatto ambientale e promuovere un futuro più sostenibile.

Con una maggiore consapevolezza e attenzione, possiamo tutti contribuire a un mondo meno inquinato e quindi più sano. 

Ricordati sempre di controllare le sigle, pulire i materiali e ridurre il consumo di plastica laddove possibile.

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