L’Ecomuseo Argentario si occupa della tutela, del recupero e della valorizzazione del patrimonio storico-culturale e naturalistico di un territorio, coinvolgendo le comunità locali e i visitatori in un processo di riscoperta della memoria collettiva finalizzato allo sviluppo sostenibile.
Il territorio dell’Ecomuseo Argentario comprende tutto l’Altipiano del Monte Calisio, una cima di 1096 m che si affaccia sulla città di Trento. I confini sono rappresentati dalla Valle del Torrente Avisio a nord, la Valle del Silla con i laghi di Lases e di Valle a est, la Forra del Fersina a sud e la Val d’Adige a ovest.
Dal punto di vista amministrativo, il territorio fa parte dei Comuni di Trento (circoscrizioni Argentario e Meano), Civezzano, Fornace e Albiano.
Nato per tutelare le tracce dell’attività mineraria medievale, l’Ecomuseo Argentario oggi si occupa di valorizzare le numerose e diversificate ricchezze di questo territorio: dalle antiche miniere alle cave di pietra locale, dalle bellezze naturalistiche alle tracce della Grande Guerra, dai piccoli borghi fino agli antichi mestieri e ai prodotti agricoli locali.
Per far conoscere il territorio, l’Associazione Ecomuseo Argentario investe molto sull’attività didattica per le scuole e le escursioni guidate per gruppi e famiglie, nonché sulla promozione di eventi per il pubblico, organizzati in collaborazione con le associazioni e le aziende locali, con la Rete trentina degli Ecomusei e con altre istituzioni museali.
Grazie al fondamentale apporto della SAT – Società degli Alpinisti Tridentini, l’Ecomuseo si occupa anche della manutenzione della rete sentieristica che permette di esplorare al meglio il territorio.
L’Altipiano del Calisio-Argentario su cui si estende l’Ecomuseo è attraversato da una fitta rete di sentieri con dislivelli altimetrici minimi che lo rendono accessibile a tutti, anche in bici o a cavallo.
L’Ecomuseo offre ai suoi visitatori diversi itinerari tematici, alcuni dei quali corredati da pannelli illustrativi o segnalati attraverso i classici segnavia bianchi e rossi tipo SAT-CAI: la rete escursionistica sull’altopiano copre attualmente circa 180 Km.